Sommergibile Provana – Classe Marcello
“Cari genitori, stamane alle 6 arriva ordine di partire. Dove si va? Ma? Chi lo sa! In missione di Guerra, quanto durerà non lo so! Ritornerò, speriamolo. Ad ogni modo questo non è il momento di inutili perché sappiate che sempre fino all’ultimo sarete il mio unico pensiero… e ricordatevi sempre di me che tanto vi amo, salutatemi tutti, vi bacio tutti con tutto il cuore, con tutto il mio grande amore. Salutate per me la mia Pierina, speriamo bene, sono soldato e saprò essere degno dell’Italia, di Cristo e della mia famiglia. Arrivederci, non Addio.” (Marinaio Ulisse Cattaneo)
Missione in Atlantico
Il 26 giugno 1938 alla Regia Marina fu consegnato il sommergibile Andrea Provana, classe Marcello. Il 5 giugno 1940 il Provana lascia il porto di Napoli per raggiungere la “Zona B” localizzata in Atlantico, a Nord del porto algerino di Orano. La missione del Provana è di intercettare il naviglio mercantile utilizzato dai francesi per rifornire le truppe di stanza in Algeria. Alle 16:00 del 17 giugno il R.S.M. Provana con 62 membri dell’equipaggio si trova proprio davanti il porto di Orano. I quattro tubi lancia-siluri sono pronti. Sommergibile a quota periscopio.
All’attacco
Il comandante, Capitano di Corvetta Ugo Botti, ordina il primo grado di approntamento. Tutti i membri dell’equipaggio vanno al posto di combattimento che è stato assegnato dal ruolo equipaggio. Al periscopio, il comandante ha avvistato cinque mercantili con due unità della marina francese di scorta. La scorta non sospetta la presenza del Provana ma è pronta a reagire contro le possibili minacce sottomarine. Il Provana si trova in una posizione ottimale per il lancio. Convoglio a un miglio. Camere di lancio 1 e 2 allagate. Fuoco! I due siluri escono dalle camere di lancio. Il comandante Botti abbassa il periscopio e ordina di scendere a 40 metri di profondità e contemporaneamente, nel silenzio più assoluto, si inizia il conto alla rovescia. A questa distanza i due siluri impiegheranno circa un minuto e mezzo per raggiungere il bersaglio. Il silenzio è rotto solo dal lieve ronzio dei motori elettrici.
La reazione del nemico
Passato il tempo previsto per l’impatto è chiaro a tutti che i siluri hanno fallito il bersaglio. Uno dei due, però, è passato a breve distanza da una delle unità di scorta che dalla scia ha dedotto la posizione del Provana. Inizia la caccia dei francesi. La Curieuse si dirige verso la posizione stimata del sommergibile italiano e inizia un fitto lancio di bombe di profondità. Anche l’altra unità francese, Commandant Bory, scarica le sue salve di bombe. Il comandante Botti cerca di schivare i colpi dei francesi con una serie di manovre evasive ma il sommergibile subisce delle avarie gravi con numerose falle allo scafo che ne avrebbero compromesso la galleggiabilità. Le pompe non riescono più ad espellere l’acqua. Bisogna emergere. Il Botti ordina l’emersione rapida deciso ad ingaggiare battaglia con i due cannoni da 100/47.
L’affondamento
La nave francese vede il periscopio a circa mezzo miglio, sa che, per la sua struttura può speronare il sommergibile e si dirige su di esso a tutta forza. L’acqua imbarcata rallenta, purtroppo, la manovra e appena la torretta raggiunge la superficie, il comandante, avvedendosi dell’eccessiva vicinanza del nemico, ordina nuovamente l’immersione per evitare il contatto. Non è sufficiente. La Curieuse sperona il Provana all’altezza della torretta. L’urto è violentissimo. Uno dei due periscopi sommergibile si abbatte sul ponte della nave. Il sommergibile riporta gravissimi danni. Dalla torretta una enorme quantità d’acqua si riversa all’interno dello scafo già ferito. Gli impianti elettrici danneggiati dall’acqua di mare, le pompe smettono di funzionare, i motori si fermano, le luci si spengono. Il Regio Sommergibile Provana indirizza la sua prua verso il fondo dell’Atlantico fino a raggiungerlo. Anche le voci del suo equipaggio, piano piano si spengono. Nessuno, dei 62 uomini dell’equipaggio del Provana, sopravvive.
Marinaio Scelto Azzarelli Francesco
E’ figlio di fu Sebastiano e di fu Nunzia Ligresti, nato a Pozzallo il 09 giugno 1917, matricola 34584/1917, ascritto al Compartimento Marittimo di Siracusa. E’ uno dei componenti l’equipaggio del Provana. Dal 17 giugno 1940 riposa con tutti i suoi compagni sul fondo dell’Oceano Atlantico.
Un altro Azzarelli, un altro marinaio, un altro pozzallese morto in mare nell’adempimento del suo dovere.
Onore e Preghiera a tutti i pozzallesi che hanno perso la vita al servizio del loro paese indossando una divisa.
©Antonio Monaca
Bellissimo racconto. Seguirò il sito
Grazie, Riccardo. Quelli che leggi sono degli “appunti pubblici” che sto raccogliendo e che necessitano di approfondimenti e ricerche. Il sito è ancora in fase di costruzione soprattutto per quanto riguarda newsletter e invio di email. In ogni caso ogni volta che pubblico un nuovo articolo, inserisco un post su FB con il relativo link. Ciao e buona lettura.